legionella

Le infezioni causate dai batteri nell’acqua sono considerate un problema emergente nella Sanità Pubblica, tanto che sono sottoposte a sorveglianza speciale da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e della Comunità Europea. Tra le forme patogene più conosciute abbiamo soprattutto il batterio della legionella, salito recentemente alla ribalta a seguito delle numerose contaminazioni verificatesi indiscriminatamente su tutto il territorio nazionale.

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Dove si sviluppano le legionelle

Le legionelle sono presenti negli ambienti acquatici naturali e artificiali: acque sorgive, comprese quelle termali, fiumi, laghi, fanghi ecc. Da questi ambienti esse raggiungono quelli artificiali come condotte cittadine e impianti idrici degli edifici, quali serbatoi, tubature, fontane e piscine, che possono agire come amplificatori e disseminatori del microrganismo, creando una potenziale situazione di rischio per la salute umana (Declerck et al., 2007; Fliermans et al., 1981).

La polmonite da Legionella

Tale infezione è in grado di provocare una patologia che prende il nome di Legionellosi (o malattia del Legionario) che si manifesta come una polmonite infettiva. Possono essere presenti sintomi gastrointestinali, neurologici e cardiaci; alterazioni dello stato mentale, nei casi più gravi può avere come complicanze ascesso polmonare, empieva, shock, insufficienza respiratoria, insufficienza renale.

La normativa di riferimento

Le Linee Guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi del 07 maggio 2015 costituiscono il riferimento normativo primario per il contenimento delle contaminazioni da legionella, fornendo tutte le indicazioni relativamente alle modalità operative per tenere sotto controllo l’eventuale proliferazione batterica e per contrastarla quando si verifica.

Gli obblighi del datore di lavoro

Dato che la Legionella può quindi essere presente e proliferare negli ambienti frequentati dai lavoratori è necessario prendere in esame questo aspetto nell’ambito della valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Pertanto, sulla base di quanto definito all’Art. 271 del D.Lgs. 81/08 , il Datore di Lavoro deve:

  • effettuare la valutazione del rischio legionellosi, tenendo conto di tutte le informazioni disponibili sulle caratteristiche dell’agente biologico e sulle modalità lavorative che possano determinarne l’esposizione
  • adottare misure protettive e preventive in relazione al rischio valutato
  • revisionare la valutazione del rischio legionellosi in occasione di modifiche significative dell’attività lavorativa o degli impianti idrici od aeraulici o qualora siano passati 3 anni dall’ ultima redazione (fanno eccezione quelle tipologie di strutture per cui è richiesto un più frequente aggiornamento della valutazione del rischio: strutture sanitarie, termali)

A chi è intestato il contatore dell’acqua?

Si possono verificare due situazioni.

Caso 1: Contatore dell’acqua intestato all’Azienda.

Nel caso in cui il contatore dell’acqua sia intestato all’azienda sarà obbligo del datore di lavoro provvedere alla valutazione del rischio legionella.

Caso 2: Contatore dell’acqua non intestato all’azienda ma al condominio

Nel caso in cui il contatore dell’acqua non sia intestato all’azienda ma al condominio il datore di lavoro richiederà all’amministratore condominiale copia della valutazione del rischio legionella.

Periodicità degli interventi di manutenzione e sanificazione

Le Linee Guida del 2015 così come la letteratura scientifica dichiarano in modo chiaro ed inequivocabile che la prevenzione delle infezioni da legionella non può prescindere dalla periodicità con cui il monitoraggio, gli interventi di manutenzione e di sanificazione devono essere effettuati. Nello specifico, particolare attenzione viene posta sia nei confronti del monitoraggio che deve essere eseguito almeno annualmente se non diversamente prescritto, attraverso campionature dell’acqua sia nei confronti degli accumuli che devono essere svuotati e sanificati regolarmente: i bollitori d’acqua calda almeno 2 volte l’anno, i serbatoi di acqua fredda almeno una volta l’anno. Cosi come risulta essere importante pulire, disincrostare ed eventualmente sostituire i rompigetto di ogni singolo punto acqua e soprattutto flussare con regolarità settimanale, tutti i punti acqua evitando cosi il ristagno e la possibile proliferazione batterica.

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