Dal 1° aprile, è obbligatorio stipulare un accordo individuale con i lavoratori per implementare lo smart working. Questa disposizione, stabilita dalla normativa di riferimento, entra in vigore senza ulteriori proroghe.
Tale adempimento era venuto meno durante il periodo emergenziale, tuttavia dal 1° aprile sarà nuovamente uno degli adempimenti fondamentali da effettuare come stabilito dalla normativa di riferimento (Legge 81/2017 art. 19).
In sintesi, ecco cosa fare:
Accordo Individuale con il lavoratore
L’accordo redatto per iscritto e contenere tutte le precisazioni necessarie a dettagliare la prestazione (durata, luoghi consentiti o vietati, la formazione e le modalità di controllo ecc.).
Comunicazioni
Nel settore privato la comunicazione relativa allo smart working va effettuata entro 5 giorni successivi all’inizio della prestazione in modalità agile o dall’ultimo giorno comunicato prima dell’estensione di tale periodo.
Deve essere utilizzato lo specifico portale del Ministero del Lavoro a cui si accede tramite SPID/CIE per effettuare tali comunicazioni.
Informativa lavoratori in materia di salute e sicurezza
Va consegnata al lavoratore la specifica Informativa sui rischi in materia di salute e sicurezza.
Istruzioni operative/Procedure Privacy
È consigliabile inserire nell’accordo individuale riferimenti all’ulteriore documentazione aziendale sulla protezione dei dati (informativa privacy, regolamento aziendale uso strumentazione ecc.).
Formazione
È utile effettuare interventi formativi per i lavoratori proprio legati all’erogazione delle prestazioni in modalità agile. Tale attività consente di affrontare la tematica sotto vari punti di vista data la trasversalità della materia che infatti abbraccia salute e sicurezza, protezione dei dati e diritto del lavoro.
Inoltre erogare un modulo specifico di formazione in materia di smart working può contribuire al raggiungimento del monte-ore previsto dai corsi di aggiornamento per i lavoratori previsto dalla normativa in materia di salute e sicurezza.
Sanzioni
Il mancato rispetto dei termini sopra indicati prevede una sanzione compresa tra € 100,00 a € 500,00 per ogni lavoratore.
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